Onorevoli Colleghi! - Spesso la cronaca giudiziaria è caratterizzata dal protagonismo di alcuni magistrati che, attraverso i mass-media, si esercitano in esibizioni che esaltano la loro persona.
      Gli strascichi di tale protagonismo hanno contribuito ad «avvelenare» il clima politico degli ultimi anni.
      Il giudice, espressione di uno dei poteri cardine dell'ordinamento repubblicano, deve «parlare» il linguaggio della legge attraverso i propri provvedimenti, evitando di «scivolare» in esibizioni personalistiche.
      Ovviamente ciò deve contemperarsi con quel fondamentale diritto alla libera manifestazione del pensiero sancito dall'articolo 21 della Costituzione.
      Altre realtà conciliano tali diverse esigenze tramite la figura dello «Speaker», un portavoce che, quando necessario, informa i mass media sulle vicende giudiziarie in modo asetticamente oggettivo e rigoroso.
      In tale modo il giudice è sottratto all'onere di rapportarsi direttamente con gli organi di informazione.
      La presente proposta di legge introduce, pertanto, nell'ordinamento giuridico italiano, la menzionata figura dello «Speaker».

 

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